dal romanzo
Hans Fallada, Kleiner
Mann, was nun?, 1932
«Mandel ha assunto un
organizzatore. Costui deve riorganizzare tutta l'azienda, razionalizzarla,
trovare economie ...»
«Non vorrà mica economizzare sui
vostri stipendi?»
«E chi sa mai cosa pensa di fare?
Qualcosa troverà, non temere. Lasch mi ha detto che gli dànno tremila marchi di
stipendio al mese.»
« Tremila marchi? E Mandel lo
chiama economizzare?»
«Bisognerà che li faccia saltar
fuori da un'altra parte...»
«E come?»
«Dicono che fisseranno a ciascuno
di noi un quantitativo di vendite. Tanto devi vendere, e se non ce la fai,
via!»
«Ma è una cosa bestiale! Se i
clienti non vengono, o non hanno danaro o non piace loro la roba che dovete
vendere, mi sai dire che colpa ne avete voi? Non dovrebbe essere permesso ...»
«Invece è permesso. Han tutti
perso la testa. Dicono che è un sistema razionale, economico, che permette di
individuare chi non rende. È tutto un imbroglio. C'è il povero Lasch che è
spaventatissimo. Dice che se gli applicano quel sistema e lo controllano ad
ogni momento, la sola paura di non raggiungere la quota lo paralizza del
tutto.»
«Ma che cosa conta» scoppia fuori
Ciuffetto tutta in fiamme «ma che cosa conta se proprio non vende tutta la sua
quota? E se anche non è svelto come gli altri, che cosa credono di essere
quelli che lo cacciano, che gli tolgono ogni possibilità di vita, ogni gioia di
lavoro? Bisogna proprio che i meno abili muoiano di fame? Pesare un uomo sulla
base dei calzoni che sa vendere!»
«Ciuffetto, mi pare che ti stai
montando ...»
«Sicuro che mi arrabbio! Sono
cose che mi mettono fuori di me.»
«Ma loro dicono che non pagano un
uomo perché è una brava persona, ma perché vende molti calzoni ...»
«Non è vero! Ci tengono anche
loro ad avere degli impiegati onesti! Ma quello che stanno facendo, prima cogli
operai e adesso con noi, è il miglior modo di tirar su dei farabutti, invece;
ma se ne accorgeranno, te lo dico io!»
«Sicuro che se ne accorgeranno!
La maggioranza, da noi, è passata agli hitleriani ...»
«Baie! Lo so io per chi voteremo»
«E per chi, di grazia? Forse pei
comunisti?»
«Si capisce!»
«Ne riparleremo. Non è che
qualche volta l'idea non mi sorrida, ma poi non posso decidermi. É più forte di
me. E per ora il posto ce l'ho. Abbiamo dunque tempo ...»
[...]
Il gennaio, invece, è stato un
mese oscuro, fosco, pesante. Se il signor Spannfuss, il nuovo organizzatore
della ditta Mandel, non s'era quasi fatto vedere in dicembre, in gennaio iniziò
la sua attività regolare. La quota di vendita fissata a ciascun impiegato fu
stabilita moltiplicando per venti il suo stipendio. Il signor Spannfuss, in
quella circostanza, aveva tenuto un bel discorso: che l'innovazione veniva
introdotta nell'interesse degli impiegati, dacché ciascuno di lor avrebbe
avuto, d'ora in avanti, la certezza matematica di essere valutato secondo la
sua capacità. Così scompare qualsiasi forma di adulazione o di sviolinamento
del superiore, atteggiamento tanto nocivo all'etos degli impiegati, aveva detto il signor Spannfuss. Datemi il
vostro libro di vendite e vi dirò che uomo siete.
(pp. 199-200 e 207 della trad. italiana, Mondadori, Medusa).
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