Otto... nove... ed un altro… un altro…
(Ana Millán Gasca)
Ci viene in mente un quaderno della prima classe di primaria
dove abbiamo visto scritta questa frase "Il tempo scorre sempre alla
stessa velocità". Ed era la prima pagina del quaderno di ... storia!!
Tentativi
maldestri, in perfetta buona fede, di venire incontro alle fumose idee che si
ritrovano nei documenti ufficiali su competenze astratte del tipo
"orientarsi nello spazio e nel tempo" che mescolano storia e fisica,
geografia e matematica: e lo fanno, non con uno sguardo interdisciplinare sul
mondo di ampio respiro (appunto cercando i legami fra le discipline che
strutturano il sapere, a partire dal mondo greco), ma inventando categorie
primordiali fredde e prive di autenticità; senza alcuna conoscenza delle
ricerche di storia ed epistemologia della scienza.
Invece,
pensate quante riflessioni con i bambini potrebbero scaturire, già dopo i primi
mesi della prima e anche dopo, dalla lettura di questa meravigliosa poesia di
Giovanni Pascoli:
Otto ... nove... anche un altro tocco: e lenta scorre
l'ora; ed un altro ... un altro. Uggiola un cane.
Un chiù singhiozza da non so qual torre.
È mezzanotte. Un doppio suon di pesta
s'ode, che passa. C'è per vie lontane
un rotolìo di carri che s'arresta
di colpo. Tutto è chiuso, senza forme,
senza colori, senza vita. Brilla,
sola nel mezzo alla città che dorme,
una finestra, come una pupilla.
Vi è dentro lo scorrere dei numeri naturali ma anche
l'intuizione del continuo del tempo e, poi, le basi della stessa idea di
misura. Pensate quante domande ai bambini, quante risposte ingegnose,
sentimenti, ricordi del buio e della notte, suoni evocati di campane, passi e
ruote di carro e versi degli animali. Ma pensate anche quanta matematica: forme
che non si vedono al buio, finestre e ruote, torre che si spinge dritta,
movimento e riposo, e poi doppi passi, i tocchi, le dodici ore.... e i minuti e
i secondi, quanti disegni, quanta vita!
Trovate
questa e altre poesie di Pascoli in un libretto curato dalla Lindau, con stupende
illustrazioni di Mattia Dell'Ernia (che i bambini guardano ma anche toccano per
sentire l'acqua della pioggia!); 22 poesie che vengono incontro al sentimento
infantile: dal bimbo col dito in bocca, alle lettere incerte sul foglio come un
campetto bianco di grano nero, agli orizzonti del mondo. In fondo al volume vi
sono colori e spiegazioni per comprendere fino in fondo le poesie. Un libro che
dovrebbe trovarsi in ogni classe delle nostre scuole, ma anche un bellissimo
regalo (Una finestra, come una pupilla,
Lindau, 2014, 13 euro).
(Ana Millán Gasca)
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