giovedì 11 luglio 2013

Invalsi autoreferenziale


Roberto Ricci responsabile dell'area prove Invalsi, ha dichiarato: «Quest'anno abbiamo dato più spazio a domande aperte, che in matematica consentono risposte più ricche. Vogliamo capire il ragionamento compiuto dallo studente per dare la risposta, individuare il lettore più competente non quello erudito. Per far bene le prove Invalsi bisogna aver fatto bene la scuola».
Abbiamo fornito delle analisi dettagliate dei test di matematica spiegando perché sono fatti male, inducono idee e approcci sbagliati, rispondono a criteri didattici inappropriati.
È evidentemente troppo chiedere una risposta nel merito dai responsabili dell'Invalsi.
Ma niente. Loro non si degnano. Ribadiscono imperterriti di aver fatto il meglio nel miglior modo possibile, tappandosi, occhi, orecchie, ed anche il cervello.
Sono al di sopra di ogni valutazione...

1 commento:

  1. Gent.mo prof. Israel,
    mi permetto di segnalarle, nel caso non ne fosse a conoscenza, le tracce assegnate alla prova scritta dell'ultimo concorso per Dirigente Scolastico nelle varie regioni:

    http://www.flcgil.it/files/pdf/20111217/tracce-delle-prove-scritte-del-concorso-per-dirigenti-scolastici-dicembre-2011.pdf

    Come può vedere il tema Invalsi è risultato assai gettonato. La cosa più preoccupante è che i test Invalsi non possono essere messi in discussione in quanto all'aspirante Preside viene chiesto quali azioni bisogna intraprendere per correre ai ripari migliorare la performance della propria scuola in caso di esito negativo degli stessi.
    Il corollario di questa situazione è banale: chi vuole diventare Dirigente Scolastico deve essere sottomesso all'Invalsi in quanto non è evidentemente contemplata la possibilità che un capo di istituto sia critico nei confronti di tale istituto e contesti la validità dei suoi test ai fini della valutazione del servizio scolastico. Chi ha riserve sull'operato all'Invalsi, in altre parole, non potrà mai diventare preside.
    E la libertà di insegnamento e di pensiero costituzionalmente garantita?

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