mercoledì 25 febbraio 2015

La geometria per una matematica che forma la mente nella scuola dell'infanzia: i doni di Fröbel nelle scuole di Mantova

Non si fa quasi matematica in Italia nella scuola dell'infanzia, tranne nelle scuole montessoriane. Ma anche in altri paesi, dove invece si fa matematica, essa è sopratutto aritmetica, con lo scopo evidente di preparare il terreno per l'alfabetizzazione numerica (i simboli). Un po' di geometria si trova nel libro statunitense per 5 anni (preschool) di Karen Fuson (la serie si chiama Math Expressions).  
Eppure coloro che pensarono per primi una matematica per bambini, a partire da Pestalozzi, si rivolsero alla geometria come mondo donde i bambini si trovano a proprio agio, nel loro ricercare una matematica che svegliasse la mente, lontana dalle procedure e dagli scopi puramente utilitari.  
I doni immaginati da Fröbel per il giardino d'infanzia ne sono un esempio straordinario, ed essi sono stati usati e come nell'Italia dell'Ottocento. I materiali ispirati a Fröbel delle scuole dell'infanzia del Comune di Mantova sono ora esposti in modo virtuale nel sito La lezione delle cose: oggetti didattici e materiali educativi delle scuole mantovane fra Ottocento e Novecento (qui). Questa iniziativa è frutto di un progetto di ricerca condotto in collaborazione con il Centro di ricerca interdipartimentale per lo studio e la valorizzazione dei beni culturali scolastici ed educativi dell'università di Pavia, che ha curato le schede dettagliate che accompagnano le stupende immagini. Si trovano così in rete i materiali presentati nella mostra a Padova del novembre 2008-2009 (catalogo: La lezione delle cose : oggetti didattici delle scuole dell'infanzia mantovane tra Ottocento e Novecento Monica Ferrari, Matteo Morandi, Enrico Platé, Mantova, PubliPaolini,/Comune di Mantova, 2008).


Il primo dono di Fröbel (attorno al 1900): La palla, di dimensioni tali da poter essere facilmente racchiusa nella mano di un bambino, rappresenta la forma primitiva, il punto di partenza di tutte le altre forme. Giocando e divertendosi, i piccoli apprendono le idee di unità e di pluralità e imparano a conoscere le proprietà fondamentali dei corpi (colore, forma, movimento, numero). Nella versione qui riprodotta, il primo dono è costituito da 6 palle avvolte in un involucro di rete variopinta secondo i colori dell’arcobaleno [dalla scheda di M. Morandi].  


Album di «Lezioni occasionali per riassunto dell’insegnamento nella Scuola Preparatoria secondo la riforma Gentile», 1929, Asilo comunale Emi Kelder di Padova    
  

sabato 7 febbraio 2015

Contra Invalsi

Intervento al Convegno «In classe ho un bambino che…», Firenze, 6 febbraio 2015
Dibattito a due voci sul tema: «Sono utili le prove Invalsi?»
Pro: Alessandro Antonietti
Contro: Giorgio Israel
http://youtu.be/7ZVmqGAAVC8

mercoledì 4 febbraio 2015

La matematica va in scena. "Facciamo numero", uno spettacolo matematico per bambini



Lo spettacolo Facciamo numero, con Ottavia Leoni, è in giro per l'Italia fra teatri, biblioteche e scuole (Domenica 1° febbraio era al Teatro Moderno di Agliana, in provincia di Pistoia). Alice, bambina di scuola primaria, incontra (e si scontra) con il mondo matematico in diverse divertenti occasioni: nei sogni, in classe, a casa, al parco, dialogando con la maestra, i compagni di scuola, gli amici, la mamma o se stessa. In ogni scena, attraverso i racconti e i ragionamenti ad alta voce, emergono interrogativi interessanti e considerazioni “ingenue” (tipiche del mondo infantile) che coinvolgono il piccolo pubblico, suscitando commenti e interventi. Un commento di Emanuela Spagnoletti Zeuli sulla pagina di Matematica per la formazione primaria di Roma Tre, qui