martedì 12 maggio 2015

GIOVANNI PASCOLI, I BAMBINI E LA MATEMATICA

Otto... nove... ed un altro… un altro…    


Ci viene in mente un quaderno della prima classe di primaria dove abbiamo visto scritta questa frase "Il tempo scorre sempre alla stessa velocità". Ed era la prima pagina del quaderno di ... storia!!

            Tentativi maldestri, in perfetta buona fede, di venire incontro alle fumose idee che si ritrovano nei documenti ufficiali su competenze astratte del tipo "orientarsi nello spazio e nel tempo" che mescolano storia e fisica, geografia e matematica: e lo fanno, non con uno sguardo interdisciplinare sul mondo di ampio respiro (appunto cercando i legami fra le discipline che strutturano il sapere, a partire dal mondo greco), ma inventando categorie primordiali fredde e prive di autenticità; senza alcuna conoscenza delle ricerche di storia ed epistemologia della scienza.

            Invece, pensate quante riflessioni con i bambini potrebbero scaturire, già dopo i primi mesi della prima e anche dopo, dalla lettura di questa meravigliosa poesia di Giovanni Pascoli:

Otto ... nove... anche un altro tocco: e lenta scorre
l'ora; ed un altro ... un altro. Uggiola un cane.
Un chiù singhiozza da non so qual torre.

È mezzanotte. Un doppio suon di pesta
s'ode, che passa. C'è per vie lontane
un rotolìo di carri che s'arresta
di colpo. Tutto è chiuso, senza forme,
senza colori, senza vita. Brilla,
sola nel mezzo alla città che dorme,
una finestra, come una pupilla.


Vi è dentro lo scorrere dei numeri naturali ma anche l'intuizione del continuo del tempo e, poi, le basi della stessa idea di misura. Pensate quante domande ai bambini, quante risposte ingegnose, sentimenti, ricordi del buio e della notte, suoni evocati di campane, passi e ruote di carro e versi degli animali. Ma pensate anche quanta matematica: forme che non si vedono al buio, finestre e ruote, torre che si spinge dritta, movimento e riposo, e poi doppi passi, i tocchi, le dodici ore.... e i minuti e i secondi, quanti disegni, quanta vita!

            Trovate questa e altre poesie di Pascoli in un libretto curato dalla Lindau, con stupende illustrazioni di Mattia Dell'Ernia (che i bambini guardano ma anche toccano per sentire l'acqua della pioggia!); 22 poesie che vengono incontro al sentimento infantile: dal bimbo col dito in bocca, alle lettere incerte sul foglio come un campetto bianco di grano nero, agli orizzonti del mondo. In fondo al volume vi sono colori e spiegazioni per comprendere fino in fondo le poesie. Un libro che dovrebbe trovarsi in ogni classe delle nostre scuole, ma anche un bellissimo regalo (Una finestra, come una pupilla, Lindau, 2014, 13 euro).

(Ana Millán Gasca)

Nessun commento:

Posta un commento