lunedì 4 marzo 2013

La nostra bambina entrerà tra poco in prima elementare e ci servono consigli per iniziare un po' di matematica


Ciò che è essenziale è che la vostra bambini conti, insieme a voi: recitare i numeri, ascoltare e ripetere filastrocche con i numeri, contare gruppi di oggetti, il tempo che passa (ad esempio a nascondino o sull’altalena), progredendo sempre verso numeri più grandi, e capendo a poco a poco la legge di formazione dei vocaboli numerali. Usare anche il contare per piccole addizioni (le prime soltanto aggiungendo uno, poi per ricorrenza), e proponendo ogni questione sotto la forma di domande su problemini: quante banane sono rimaste? se arriva un altro amico in quanti siamo? quante forchette servono per la tavola oggi?
Poi, cercare i simboli numerici nella vita quotidiana e collegare, anche in ordine sparso, la parola al simbolo. Parlare quindi dello zero che è tanto paradossale, che significa "nulla" e che precede l'uno.

Consigliamo vivamente i libri di Anna Cerasoli "10+ il genio sei tu" e "Il signor 1". Per comprendere che matematica è pensare e libertà di pensiero, non è seguire schemi imparati a memoria; anche se diventando grandi si imparano anche dei modi veloci di fare i conti.
Inoltre: riconoscere segmenti, angoli, punti, cerchi, sfere, cubi, piramidi, poligoni attorno a sé, giocare con le costruzioni e cubi, disegnare con un libro di disegno basato sulle figure geometriche

Tra i libri di testo per la prima classe, anche i migliori sarebbero adatti ora, ossia a 5 anni o a quel livello che gli americani chiamano K. Il livello di matematica che si trova nei vari sussidiari di classe prima va bene già a 5 anni, altrimenti i bambini si annoiano o si disinteressano. Non solo, spesso in classe prima si riduce la matematica a scrivere pochi numeri e fare poche addizioni (“i conticini” come si diceva un tempo in Italia)
Inoltre, anche usando questi libri, la porta della matematica è orale, non bisogna sostituire cifre e operazioni in colonna al contare e al calcolo mentale, che sono la base della possibilità che i bambini di 5/6 anni stabiliscano un rapporto di “amicizia” con i numeri e abbiano fiducia nelle proprie capacità.

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